John Fox (1915-1944) è stato un soldato afroamericano che, durante la Seconda guerra mondiale, sacrificò la propria vita compiendo un gesto eroico.
Era il dicembre del 1944, quando il tenente Fox si trovava al fronte come osservatore nella frazione di Sommacolonia, in territorio lucchese.
I soldati tedeschi, travestiti da civili, si infiltrarono nel villaggio la notte di Natale ed entro la mattina successiva lo conquistarono gradualmente.
Dopo un pesante attacco di artiglieria nemica, gli statunitensi si ritirarono.
Soltanto Fox e pochi altri rimasero volontariamente al loro posto, rifugiandosi al secondo piano di una casa.
Di lì, era possibile fornire utili indicazioni all’artiglieria difensiva mettendola in condizione di rallentare l’avanzata avversaria.
Alle ore 8:00, i tedeschi attaccarono in forze il paese e si avvicinarono all’ubicazione di Fox.
Quest’ultimo, dopo aver comunicato le coordinate da colpire, fu avvisato che la successiva batteria di proiettili avrebbe colpito non solo gli assedianti, ma anche la sua posizione.
Fox fu irremovibile nella decisione ed ordinò di fare fuoco, perendo sotto i colpi dei suoi stessi compagni.
I riconoscimenti postumi
Il tenente, per il suo valoroso sacrificio che permise la riconquista di Sommacolonia, ottenne inizialmente la Distinguished Service Cross.
Bisognò attendere oltre 50 anni prima che, il 13 gennaio 1997, Bill Clinton decorasse con la Medal of Honor sette soldati afroamericani impegnati durante la Seconda guerra mondiale.
La medaglia in onore di Fox, giustificata dal ritrovamento del suo corpo tra circa 100 cadaveri tedeschi, fu consegnata dal presidente statunitense alla vedova Arlene Marrow.
– Stefano Salatino
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Link:
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– https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_African-American_Medal_of_Honor_recipients