Il fissaggio dei capelli era un problema molto sentito anche dai nostri antenati, tant’è che sperimentarono alcuni prodotti antesignani degli attuali gel, lacche e spume.
Nel 1960, Luis Montoya inventò il gel per capelli, ma l’archeologia ha riscoperto alcuni suoi precursori.
L’analisi di alcune mummie egizie, risalenti al periodo greco-romano, ha individuato una sostanza gelatinosa a base di grasso.
I ricercatori ipotizzano che servisse per fissare i capelli sia in vita che nella morte.
L’uomo di Clonycavan, una mummia di palude datata all’età del Ferro (precisamente 392-201 a.C.), è famoso per essere stato assassinato con un’ascia e per la sua particolare capigliatura.
Infatti, l’antico abitante irlandese aveva un taglio di capelli stile mohawk, ottenuto grazie ad un particolare composto a base di olio vegetale e resina di pino.
Questo cosmetico, tipico del Francia meridionale e della Spagna, testimonia l’esistenza di una rotta commerciale tra l’Irlanda e i celti iberici.
È molto suggestiva – e realistica – l’ipotesi secondo cui l’uomo, alto 1,57 cm all’incirca, utilizzasse questo taglio irochese per guadagnare 20 cm in altezza, così da incutere maggior timore ai nemici.

Da notare i capelli rialzati con un primitivo gel.
Una questione pratica
Fino all’età moderna, non esisterono prodotti appositi per il fissaggio dei capelli.
Le stesse tinture risultavano utili a tal fine, anche se il più delle volte non ce n’era bisogno.
I problemi creati da capelli disordinati e lunghi si risolvevano attraverso nodi o laccetti, soprattutto nel Medioevo, oppure semplicemente rasandosi.
Inoltre, è necessario superare il distorto immaginario comune, che ha sempre associato le popolazioni barbare, come quella vichinga, ad una capigliatura distesa, folta ed incolta.
Il taglio corto fu una prerogativa comune a molte società guerriere, così da non concedere all’avversario una presa facile e mortale.
Va bene la bellezza di una chioma lunga, ma ci vuole anche… l’istinto di sopravvivenza!
La situazione non migliorò neanche nell’800, quando in Francia uscì sul mercato un prodotto di nome Bandoline, un olio per capelli a base di mandorle o di mela cotogna.
Un odore improbabile che avrebbe potuto far rimpiangere le bizzarre parrucche del Settecento!
– Stefano Salatino
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