I gatti di Downing Street 10

Il primo ministro del Regno Unito non è l’unico inquilino del civico 10 di Downing Street: nell’ultimo secolo, la sede governativa ha ospitato una decina di… gatti!

“Cacciatopi capo all’ufficio di gabinetto”. In inglese, “Chief mouser to the Cabinet Office”.
Questo è il titolo onorifico per i felini che pattugliano la residenza londinese del primo ministro, dove si svolgono conferenze, riunioni e rappresentanze.
Il loro impiego è attestato fin dal regno di Enrico VIII, quando il lord cancelliere Thomas Wolsey (1471-1530) decise di avvalersene per cacciare i topi.
Le prime notizie ufficiali sui gatti dell’Home Office risalgono al 4 gennaio 2005, quando comparvero alcuni documenti sui pelosi inquilini di Number 10, tra gli oltre 50mila file desecretati dal governo.

Gli esordi

I registri riportano le spese quotidiane sostenute per mantenere i gatti.
Il primo, Rufus of England, conosciuto come Treasury Bill, affiancò il PM Ramsey MacDonald fino al 1930. Gli successe Peter che servì sotto tre re e cinque primi ministri, prima di essere abbattuto nel 1946 all’età di 17 anni.
Durante i difficili anni della seconda guerra mondiale, Peter fu trascurato da chi avrebbe dovuto nutrirlo, motivo per cui passò ad una vita meno signorile e più randagia. A fargli compagnia durante questi anni vi fu Munich Mauser, il gatto di Neville Chamberlain, chiamato così ironicamente da Winston Churchill per via dell’Accordo di Monaco stretto dal suo padrone e Adolf Hitler.
Lo stesso Churchill, quando si trasferì al 10 di Downing Street, portò con sé il suo felino di nome Nelson. Ebbe così vita una triplice rivalità tra i cacciatopi capo: Peter, Munich Mauser e Nelson!
In seguito, fu il turno di Peter II, nominato nel 1946 ed investito da un’auto a Whitehall l’anno seguente. Come se nulla fosse, seguendo un copione vagamente simpsoniano, fu rimpiazzato da Peter III che, tenendosi ben lontano dai pericoli, terminò il mandato di CEMAU (Chief Executive Mouser) nel 1964.

Prima il piacere…

Figli degli anni che affrontarono, questi primi gatti possedevano un’istintiva risposta al dovere, sgomberando efficacemente gli uffici di Downing Street dai topi indesiderati.
Tutto ciò finché il governatore dell’isola di Man, sir Ronald Garvey, inviò una gatta di razza Manx chiamata Peta, che si rivelò rumorosa, pigra e non addestrata alla toilette.
Non esattamente le caratteristiche che si richiedono ad un cacciatopi.
Eppure, Peta rimase al suo posto fino a metà degli anni ’70, poiché, essendo stata nominata pubblicamente e possedendo uno status diplomatico, la sua eventuale rimozione dal gabinetto avrebbe portato una cattiva pubblicità al governo.
Il suo successore, Wilberforce, mouser di Margaret Tatcher, non aveva nulla da invidiare alla sua padrona in quanto ad autoritarietà e fermezza.
Addirittura, si narra che l’Iron Lady, di rientro da una visita istituzionale in Unione Sovietica, gli portò un regalino: una scatoletta di sardine comprata in un supermercato moscovita.

Humphrey Bogatt

Nel 1986, ritiratosi Wilberforce, lo staff del governo si chiese se fosse arrivato il momento di ingaggiare un disinfestatore umano. Risultato? Quattromila sterline annue e topi ovunque.
Così, a partire dal 1989, Humphrey ottenne il posto come cacciatopi capo presso l’Home Office. Molti scandali e pettegolezzi lo accompagnarono durante la carriera.
In vita, soffrì di un problema renale che gli impediva di mangiare i dolcetti solitamente passatigli sottobanco dagli impiegati. Successivamente, fu ingiustamente accusato di aver mangiato quattro pulcini di pettirosso e sospettato di aver ucciso un’anatra.
Dopo una fugace scomparsa nel 1995, Humphrey si ritirò definitivamente da Downing Street, secondo alcuni per colpa di Cherie, moglie del PM Toni Blair, che si dice fosse allergica ai gatti e che li ritenesse anti-igienici. Ma il suo romanzo non termina qui…
Infatti, i conservatori accusarono i laburisti – membri del partito di Blair – di aver ucciso il micio, ma in realtà Humphrey morì serenamente nella sua nuova dimora in marzo 2006.

Cherie Blair con Humphrey

Il ritorno!

Dopo il ritiro di Humphrey, Downing Street 10 non assoldò altri cacciatopi felini fino al 2007, quando arrivò Sybil, la gatta domestica del cancelliere Alistair Darling.
Sybil fallì ad ambientarsi e dopo due anni abbandonò la residenza.

Il 15 febbraio 2011, spettò a Larry assumere la carica di capo Mouser, mantenuta tutt’ora.
David Cameron affermò che il gatto, in quanto dipendente pubblico, non avrebbe abbandonato Home Street in caso di cambio governo.
Infatti, a gennaio 2020, Larry rimase al suo posto dopo l’avvicendamento come nuovo primo ministro di Boris Johnson. Rischiò il licenziamento, dopo che fu accusato di mancanza di istinto omicida per non aver cacciato un topo dall’ufficio di Cameron,
“Lazy Larry” è salito più volte alla ribalta della cronaca, soprattutto in occasione delle liti con Palmerston e Freya, i gatti degli altri uffici governativi.
In questi ultimi anni, molti capi di Stato in visita a Downing Street lo hanno incontrato, tra cui Donald Trump. Il presidente statunitense dovette ritardare i propri appuntamenti per via di Larry che si riparò sotto la sua auto di servizio, senza volerne sapere di uscire allo scoperto!

Stefano Salatino
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Fonti:
https://trove.nla.gov.au/newspaper/article/63654594/5310743
http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/4143423.stm
http://www.chinadaily.com.cn/photo/2006-03/21/content_548670.htm
Leggi anche:
https://www.sailastoria.it/24-novembre-1963-lassassinio-lee-henry-oswald/

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