Il mito egizio della creazione nella teologia eliopolitana

Come un atto sessuale può aver dato vita ad alcune delle più antiche divinità della storia umana?

Big Bang? 6 giorni più uno di riposo? Che fatica! Per gli antichi egizi la creazione del nostro mondo non dipese da questi avvenimenti, bensì fu il frutto di alcune azioni meno faticose…
Il mito ha inizio con Atum, il dio del Sole al tramonto, auto-generatosi dall’oceano primordiale Nun.
Questa divinità solare, dopo essere salita su una collina, creò Shu, il dio del Vuoto e dell’Aria, e Tefnut, la dea dell’Umidità.
Una delle due versioni del mito narra che Atum creò i gemelli Shu e Tefnut con lo sputo, mentre l’altro adattamento individua l’origine della loro creazione nello sperma del dio.
A tal proposito, le fonti riportano l’esistenza, nell’Antico Egitto, di un ordine di sacerdotesse adoranti la mano di Atum (e con lui simbolicamente sposate), emblema del suo principio femminile nella figura della dea Iusaas e strumento attraverso cui nacque la prima coppia divina.

Atum (a destra) rappresenta il sole che tramonta, nonché una delle facce di Ra (a sinistra), il dio del Sole.
Infatti, un’altra versione del mito sostituisce Atum con Ra nel suo ruolo di creatore.
Shu (al centro) nell’atto di sollevare Nut e calpestare Geb. Al suo fianco, ci sono i due Hehu con la testa di ariete

Infatti, Shu e Tefnut si sposarono e dalla loro unione furono generati Geb e Nut, rispettivamente dio della Terra e dea del Cielo.
Geb e Nut passavano tutto il tempo in compagnia l’uno dell’altro, in quanto amanti, ma ciò impediva la nascita della vita; la reazione del nonno Atum non si fece attendere ed egli ordinò al figlio Shu di separare i suoi figli. Fu allora che Shu, con l’aiuto di due degli otto Hehu, da lui stesso creati, sollevò Nut in aria e calpestò Geb, separando così il cielo e la terra.
Si dice che tutt’ora il dio dell’Aria assolva questo compito rendendo possibile l’esistenza del nostro mondo.
Nonostante quest’ostacolo, la storia d’amore tra Geb e Nut procedette inarrestabile e i due diedero alla luce Osiride, Iside, Seth e Nefti, ritenuti i procreatori dell’uomo.
La Grande Enneade Eliopolitana, composta appunto da queste 9 divinità, può così ritenersi completata.

– A.Z.

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